SECNET
Dotare le infrastrutture portuali di sistemi di sicurezza all'avanguardia è diventato sempre più importante a causa della costante crescita dell'instabilità geopolitica legata alle minacce terroristiche. Per questo motivo, i gestori delle strutture adottano piani di sicurezza portuale che includono sistemi di monitoraggio e sorveglianza dei confini fisici, nonché dispositivi volti a prevenire e controllare gli effetti degli attacchi informatici.
Il progetto SECNET - cofinanziato dal Programma Interreg Italia-Slovenia - mirava a migliorare la sicurezza portuale attraverso innovazioni sia tecnologiche che procedurali, garantendo al contempo l'efficienza e la sostenibilità del trasporto marittimo. Il progetto ha coinvolto come partner il Porto di Capodistria e l'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale (Venezia e Chioggia), insieme all'Università di Primorska, all'Università di Trieste e al Segretariato esecutivo dell'Iniziativa Centro Europea (CEI).
L'obiettivo principale di SECNET è stato quello di rafforzare la capacità istituzionale dei porti dell'Area del Programma e di porre le basi per una governance coordinata e permanente della sicurezza portuale a livello transfrontaliero. Da un punto di vista operativo, i porti di Trieste, Venezia e Capodistria hanno beneficiato del progetto SECNET in quanto ha permesso di progettare e sviluppare congiuntamente strumenti innovativi per il miglioramento della sicurezza portuale all'interno di una piattaforma istituzionale transfrontaliera. In questo modo, sono stati identificati il know-how e le migliori pratiche per sostenere la competitività dei porti e una migliore connessione e integrazione con i corridoi TEN-T.
L'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale (Trieste) è stata capofila del progetto SECNET, che è durato 18 mesi (01/10/2017-31/03/2019) con un budget totale di circa 1,3 milioni di euro.