Trieste e il suo porto fanno il bis sulla rivista inglese Monocle. Il capoluogo giuliano raggiunge il quarto posto nella classifica Small Cities Index
Trieste, 7 febbraio 2023 - Forecast è il nome del moderno almanacco annuale edito dalla rivista Monocle contenente il “Small Cities Index”, la roadmap delle città con meno di 250.000 abitanti dove vale la pena abitare.
Ma dove possiamo vivere meglio nel 2023? A Trieste, ad esempio, quarta nella classica tra 25 small cities sparse nel mondo: si parte da Girona in Spagna, per andare in Francia a Tolone, volando oltreoceano a Bozeman nel Montana, solo per citare le prime della lista davanti al capoluogo giuliano.
E secondo il magazine diretto da Tyler Brûlé uno dei principali fattori della rinascita di Trieste è proprio il porto. Oltre al volume speciale Forecast uscito a fine anno, anche il numero di febbraio parla della rinascita dello scalo nelle news dedicate all’attualità mondiale. Va rilevato che la rivista aveva già dedicato dei servizi alla città in passato.
“Il porto oggi - commenta il presidente dei porti di Trieste e Monfalcone Zeno D’Agostino – torna ad essere non solo uno dei motori di sviluppo di Trieste, ma anche uno degli ambasciatori dell’immagine della città. Il nostro scalo ha conquistato appeal economico e importante forza comunicativa e ci fa piacere dare il nostro contributo a questa stagione di rinascita della città”.
Monocle è una magazine che unisce argomenti di attualità e lifestyle lanciata nel 2007 a Londra e oggi ha sedi centrali, uffici e studi radiofonici a Zurigo, Los Angeles, Hong Kong, Toronto e Tokyo. Durante la pandemia la lanciato il “small cities index”.
Nel corso del 2020 molti abitanti delle grandi città hanno pensato alla vita in posti più tranquilli con spazio per muoversi e aria fresca da respirare. L’obiettivo del small cities index, è quindi quello di profilare i luoghi che hanno convinto molte persone a considerare un nuovo inizio in un posto più piccolo, senza perdere tutte le cose che amano della vita urbana. Ad esempio, città ben collegate che offrono buone opportunità di business, una cultura accogliente e un facile accesso alla natura.
Come si legge sul sito della rivista: “Il mondo è cambiato dopo la pandemia, ma gli aspetti che migliorano la qualità della vita nelle nostre città no. Crediamo quindi che questo indice sia più essenziale ora, in un momento in cui molti di noi stanno rivalutando la propria vita e ciò di cui hanno bisogno dai luoghi che chiamiamo casa”.
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